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Multivitaminici: si, no, forse?

Ciao, sono Michele, biologo nutrizionista e in questa nuova pillola di salute ti consiglierò se usare, o meno, alcuni integratori alimentari, in particolare quelli vitaminici.

Da moltissimo tempo si discute dei multivitaminici e di integrazione alimentare in generale, ma in particolare dell’uso del multivitaminico.

Devo dire che questa discussione non sembra portare ad una grande chiarezza e soluzione. Una serie di ricercatori hanno detto cose invece molto chiare già molti anni fa.

Negli anni 90, Walter Willett, uno dei ricercatori in nutrizione più prestigiosi al mondo, professore all’università di Harvard, disse che: “il multivitaminico ha il potenziale di portare così tanti benefici rispetto ai bassi rischi che andrebbe promosso di più”.

Un altro esempio che in un certo senso spiega anche un po’ da dove deriva tutta questa confusione sulle vitamine, è la famosa frase di Albert Szent-Györgyi, premio nobel del 1937 per la scoperta della vitamina C, che disse: “Grazie per il premio, siete molto gentili, ma non avete capito molto della vitamina C, perché in medicina si ragiona in questo modo, si dice: la carenza di vitamina C provoca lo scorbuto, quindi se non c’è lo scorbuto non c’è la carenza“. Ecco, attorno a questa idea si continua ancora oggi a promuovere un errore madornale. Ma in realtà è abbastanza semplice comprendere questo concetto. Noi dobbiamo pensare a tre condizioni: carenza grave, carenza lieve e non carenza.

Per carenza grave intendiamo una specie di zona rossa, dove è conclamata la mancanza di quel micronutriente e la sua integrazione è necessaria per risolvere la comparsa del disturbo.

Anche con una carenza lieve si può avere un sintomo e una patologia, perché sono valori talmente bassi da creare un’alterazione metabolica. In quest’ultimo caso, ci vengono in aiuto altri studi, per esempio quello di Brusenzo, prof. Emerito di biochimica alla Berkeley, che molto chiaramente dice: “Le micro carenze croniche, cioè la mancanza di micronutriente per molto tempo, e quindi riconducibili alla carenza lieve, non danno malattie conclamate come scorbuto, pellagra ecc, ma alterano il metabolismo e accelerano l’invecchiamento, producendo, con il tempo, malattie croniche”.

Perché avviene questo?

Perché, le vitamine, per esempio, sono i cofattori dei processi biochimici del nostro metabolismo, molto più semplicemente, sono dei piccoli “regolatori” delle reazioni chimiche che avvengono nel nostro corpo. Quindi è chiaro che se tu ne hai meno, di queste vitamine, il corpo non funziona come si deve.

Ora, sappiamo molto bene, anche secondo numerosi studi, che per arrivare ad una forma ottimale di benessere per il nostro corpo, la nutrizione, così come la intendiamo, è assolutamente insufficiente. Qui qualcuno potrebbe esclamare dicendo: “ma come la natura non ci fornisce tutto quello che serve”?

Sì, questo in parte è vero, ma non del tutto. Parliamoci chiaro. Purtroppo dobbiamo affrontare questa realtà. Non del tutto in termini di aspettativa di vita, perché non viviamo più 30-40 anni, ma ne vogliamo vivere 90-95-100… e quindi non è detto che quello che poteva essere accettabile per arrivare a 40 anni, sia sufficiente a portarti a 90 o a 100 con i tempi di oggi. In più, non abbiamo alimenti che sono al 100% naturali e non sappiamo neanche bene cosa contengono.

Noi ipotizziamo che tot. grammi di broccoli, contengano tanti milligrammi di vitamina C, ma è ipotizzata questa cosa, nel senso che qualcuno avrà fatto i test decadi fa e nessuno si è più posto il problema. Invece ci dobbiamo porre il problema: cosa succede quando cucino quei broccoli? Sappiamo, per esempio, che la vitamina C dopo oltre 40 gradi si inattiva. Quindi è molto teorico dire che un’alimentazione equilibrata ci dia davvero quello che serve, è teoria.

Nella pratica, esistono dei dati a dimostrazione di questo. La maggior parte delle persone, non arriva ad assumere le quantità ottimali di vitamina.

Del resto trovatemi una persona, per esempio, un ragazzo, che mangia 5 porzioni di verdura al giorno, se lo trovate siete fortunati, perché è molto raro!

Quindi se vogliamo essere più pratici, più operativi e meno teorici, dobbiamo un po’ rassegnarci e capire che nel mondo del futuro abbiamo bisogno di alcuni supporti in più se vogliamo arrivare davvero all’obiettivo di vivere a lungo e bene.

Il multivitaminico è uno di questi supporti, dopodiché bisogna saperlo scegliere, ci vogliono quelli ad ampio spettro, quindi con una gamma completa di micronutrienti. Ci vogliono multivitaminici che non abbiano dosaggi incredibilmente alti, perché non serve, perché abbiamo bisogno di un supporto cronico continuativo, ma non del super dosaggio che potrebbe essere usato per correggere una carenza. Devono essere di materia prima certificata, senza additivi, senza sostanze aggiunte che non servono a niente, ed è chiaro che per questo è molto meglio farsi consigliare dal medico o perlomeno da un farmacista esperto in integrazione alimentare.

Il concetto che volevo trasmettere in questa pillola è questo:

Se vogliamo raggiungere l’obiettivo di vivere meglio, vivere più a lungo, dobbiamo non solo seguire una dieta bilanciata, ma, aiutarci anche con un integrazione sana e mirata per prevenire al meglio le patologie che ci possono colpire.

Alla prossima.

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