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Come leggere le etichette alimentari

Ciao a tutti, sono Michele, Biologo nutrizionista. In questa nuova pillola vi parlerò brevemente di un argomento che tutti noi dobbiamo tenere a mente quando andiamo al supermercato: “le etichette degli alimenti”.

Le etichette alimentari sono un po’ il passaporto del cibo che noi acquistiamo, però c’è una cosa che voglio specificare subito ed è molto importante chiarirla: non dobbiamo confondere le etichette alimentari, (che appunto esprimono la quantità dei nutrienti che ci sono nel cibo che acquistiamo), con il packaging, ovvero la confezione che l’azienda produttrice di quel cibo vuole farti credere, questo perché a volte le due cose coincidono, altre volte no.

Essendo diventato molto interessante il mercato dei cibi sani, perché ovviamente c’è più gente che è interessata a mangiare bene, le aziende stanno cominciando a proporre degli alimenti che magari tanto sani non sono ma vengono comunque posizionati commercialmente, attraverso finissime tecniche di marketing nella mente del consumatore, come alimenti sani.

Perché questa contraddizione fondamentalmente rimane sempre un po’ viva? Beh è ovvio, perché l’alimento per essere veramente sano, veramente genuino, perde sempre qualcosa in termini di gusto, di sapore, di interesse sul piano commerciale. Quindi le aziende cercano di trovare un compromesso tra queste due realtà, cioè rendere un cibo il più interessante sul piano della bontà, ma anche possibilmente sano.

Ora torniamo un attimo alle etichette: moltissimi pongono attenzione ai valori nutrizionali e certamente i valori nutrizionali sono importanti. Quindi si va a vedere dove sono scritte le calorie, quante proteine ci sono, quanti grassi, quanti carboidrati, quanti carboidrati sono nella forma di zucchero, la tipologia di grassi. Però la tabella nutrizionale lascia anche un po’ il tempo che trova perché o la persona che acquista quell’alimento sa veramente che cosa dovrebbe mangiare, cioè come dovrebbe essere composta la sua dieta in maniera precisa, in termini di calorie, dei macronutrienti e anche di tipologie di nutrienti dentro i singoli macronutrienti, o della tabella nutrizionale non è che gli interessa più di tanto. Inoltre c’è un altro problema: spesso nella tabella nutrizionale si usano un po’ dei trucchetti, cioè i valori sono rapportati a quello che viene chiamato una dose tipica. La dose tipica secondo le aziende è sempre microscopica, cioè una dose che non mangerà mai nessuno ma che all’occhio dei numeri appare come molto virtuosa perché sono molto basse le calorie, bassi i grassi, ma sono rapportate a una dose che ripeto non mangerai mai.

Invece dal mio punto di vista molto più utile è la lista degli ingredienti. Ricordati sempre che la lista degli ingredienti è fatta in ordine quantitativo, quindi se il secondo ingrediente per esempio nella lista è lo zucchero, chiaro che vuol dire che ce n’è veramente tanto. Se stai comprando qualcosa che non è un dolce, dovrebbe subito saltare agli occhi la presenza di tutto questo zucchero dentro.

Quindi in realtà la tabella degli ingredienti è la cosa più banale ma forse anche più utile, perché da come sono indicizzati ti accorgi subito di quanto l’elenco nella tabella sia lungo, sempre dal valore più grande al più piccolo, ovviamente se essa è molto prolissa pone qualche domanda al consumatore. Poiché si potrebbe dire: “perché c’è bisogno di tutti questi ingredienti dentro questo alimento?”

Il mio consiglio è sempre quello di comprare un alimento che necessita la nostra dieta, e non sempre affidarsi all’istinto del portafoglio: quindi occhi aperti, sempre.

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