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Protezione solare: Quale scegliere?

Ciao a tutti, oggi volevo darvi alcuni semplici consigli per scegliere correttamente una protezione solare, quindi parleremo di filtri solari e dei diversi livelli di protezione.

Come sappiamo, in etichetta troviamo il cosiddetto spf, ovvero il fattore di protezione solare. Ma cosa significa questo numero?

Il numerino che troviamo riportato in etichetta si riferisce alla quantità di radiazioni solari che quel prodotto lascia passare e quindi ci fa capire in che modo ci protegge dal sole. Consideriamo ad esempio una protezione solare 20, questo numero indica che quel prodotto fa passare un ventesimo delle radiazioni solari che colpiscono la nostra pelle, o in altri termini, ci protegge contro il 95% delle radiazioni solari. Se consideriamo invece una protezione solare 30, si intende che quel prodotto lascia passare un trentesimo delle radiazioni solari e che quindi ci protegge contro il 97% delle radiazioni del sole. Se consideriamo una protezione 50, quel prodotto ci protegge e fa passare soltanto un cinquantesimo delle radiazioni solari, proteggendoci contro il 98% delle radiazioni del sole.

Infine, se consideriamo una protezione 100, in questo caso il prodotto lascia passare soltanto un centesimo delle radiazioni solari che ci colpiscono proteggendoci contro il 99% delle radiazioni solari. Da tutto questo capiamo sostanzialmente che non esiste una grossa differenza ad esempio tra una protezione 30 è una protezione 50, proprio perché nel primo caso, ci protegge contro il 97% delle radiazioni, mentre nel secondo caso, ci protegge contro il 98% delle radiazioni del sole. Quindi è sempre meglio scegliere una protezione 50, e allo stesso modo, capiamo anche che non esiste una protezione totale perché anche se scegliamo una protezione cento in realtà comunque l’1% delle radiazioni solari ci colpisce.

Per quanto riguarda invece i filtri solari, sostanzialmente si distinguono in due classi: i filtri chimici e filtri fisici; l’unica differenza è nelle modalità con cui ci proteggono dalle radiazioni. Infatti i filtri fisici non fanno altro che respingere le radiazioni solari mentre i filtri chimici sono in grado di assorbire e scomporre le radiazioni del sole. Inoltre, i filtri chimici generalmente sono delle molecole di natura sintetica, quindi vengono prodotti in laboratorio, mentre i filtri fisici sono di origine naturale.

È da precisare che questa distinzione non ha alcuna valenza da un punto di vista medico scientifico e quindi della sicurezza del prodotto. Sono infatti, in entrambi i casi, delle molecole che ci proteggono dal sole. Dobbiamo inoltre ricordare, che alcuni filtri fisici possono anche essere prodotti artificialmente e quindi possono essere sintetici perché prodotti in laboratorio e allo stesso modo può capitare che alcuni filtri solari chimici non siano sintetici ma siano di origine naturale, quindi questa distinzione si basa soltanto sulle modalità con cui ci proteggono dal sole ma non ci dice nulla sulla loro provenienza e soprattutto sulla loro sicurezza.

A  questo proposito vi ricordo che oggi sono autorizzati 27 filtri solari dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Consumatori, quindi tutti i filtri solari che troviamo in commercio sono stati reputati sicuri per la nostra salute, infatti spesso nelle varie formulazioni troviamo una miscela sia di filtri chimici che di filtri fisici che sono poi in commercio come solari naturali che sfruttano soltanto degli estratti vegetali, ma in realtà non sappiamo quanti ne contengano e soprattutto se siano stati effettuati dei test per valutare effettivamente il livello di protezione se contengono altre sostanze. Non è assolutamente scontato che questi cosiddetti solari naturali siano più sicuri per la nostra salute rispetto ai prodotti solari classici.

L’ultimo aspetto da ricordare è che il numero riportato sulla confezione si riferisce soltanto alla protezione conferita contro gli uvb e non alla protezione conferita contro gli uva. (Raggi UVB: hanno una lunghezza d’onda più corta rispetto agli UVA, stimolano la produzione di melanina. Favoriscono un’abbronzatura duratura, ma senza un’adeguata protezione possono provocare colpi di sole, eritemi, scottature. (Raggi UVA: hanno una lunghezza d’onda elevata e passano anche attraverso il cielo nuvoloso. Contribuiscono in maniera minore all’abbronzatura e alla comparsa di eritemi e scottature).

Un’ultima cosa che dobbiamo sempre ricordare è che chi è abbronzato non significa che sia già protetto dalle radiazioni del sole. Quando siamo già abbronzati e necessario continuare ad applicare la protezione solare.

Non ci resta a questo punto che goderci il sole.

Alla prossima!!

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