Numerosi imprenditori sono convinti che il Covid-19 farà molte più vittime da adesso in avanti, ma vittime della fame.
C’è molta preoccupazione per le conseguenze della crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus, anche perché le aziende sono sempre più angosciate per i fatturati in forte calo. “Abbiamo bisogno di aiuti concreti ora da parte dello Stato. Non possiamo aspettare altri mesi, altrimenti saremo costretti a chiudere e mandare a casa tutto il nostro personale”, afferma un’imprenditrice lombarda del settore metallurgico.
Sono in molti, infatti, a dichiarare perdite del fatturato tra il 50 ed il 70 % e c’è a chi va anche peggio. Non vanno dimenticati anche i ristoratori, i baristi, ad esempio, che abbiamo visto in questi mesi disperarsi, immagini che resteranno impresse nella nostra mente. La gente ad oggi è vero che sta tornando a frequentare questi locali ma la maggior parte sono mezzi vuoti. Le poche entrate certamente non aiutano i titolari ad andare avanti. Titolari in difficoltà anche nel seguire le nuove linee guida imposte dal governo. La questione plexiglass sui tavoli sta creando non pochi problemi, visto che in tanti sono contrari a questo utilizzo, in più le distanze da rispettare hanno ridotto di gran lunga la capienza all’interno dei vari locali, un problema non da poco, soprattutto per chi possiede un’attività di pochi metri quadrati. “Oltre al problema capienza va considerato anche il fatto che molta gente ha paura di essere contagiata. Ci vorranno mesi o più per tornare alla normalità e noi sicuramente di questo passo chiuderemo molto prima. Lo Stato deve tutelarci!” dichiara G.I., ristoratore piemontese.
Lavoratori di vari settori, quindi, disperati, tra cui rientrano anche quelli del turismo, completamente in crisi in questi mesi. Fa riflettere vedere Stati come la Francia ad esempio, investire più del doppio rispetto all’Italia per rilanciare il turismo. Proprio il turismo che in Italia da solo rappresenta circa il 13 % del Pil nazionale, con oltre 3 milioni di occupati.
Problemi su problemi che non fanno altro che far salire la rabbia, la paura, ma soprattutto l’angoscia di non arrivare a fine mese.